L’inizio di ogni anno è un evento particolare, per i lettori più che per gli altri. Perché è allo scoccare della mezzanotte che il copyright di alcune opere letterarie scade e diventano così di pubblico dominio. E per questo il primo gennaio viene chiamato negli Stati Uniti Public Domain Day. Agatha Christie, Marcel Proust, Joseph Conrad, Rudarye Kipling e Virginia Woolf per citare i più famosi, sono gli autori le cui opere negli Stati Uniti sono diventate pubbliche in un contesto assolutamente atipico. Lì è infatti in vigore il cosiddetto Mickey Mouse Protection Act ovvero l’estensione del copyright delle opere che nel 2005 sarebbero dovute essere rese libere perché trascorsi 70 anni dalla pubblicazione (non della morte dell’autore, come avviene negli altri Paesi). Questa sorte sarebbe toccata anche a Mickey Mouse a quella data, ma facendo le dovute pressioni la Disney fece approvare nel 1998 una legge che estese la protezione per altri vent’anni, facendoli scadere 95 anni dalla data della pubblicazione. Risultato? Dal 31 dicembre 2004 al 1 gennaio del 2019 negli Stati Uniti non sono state rese pubbliche una lunga serie di opere, creando un protezionismo durato vent’anni e i cui effetti dureranno indirettamente ancora a lungo. Per chiarire, delle opere degli autori citati sono disponibili solo quelle pubblicate negli USA nel 1923. E per noi italiani? Le stesse opere sono libere se il traduttore è morto da 70.
Le diverse aree del mondo hanno regole differenti: il copyright diventa libero dopo 70 anni dalla morte dell’autore in Europa e dopo 50 anni in Canada, Nuova Zelanda e in Cina.
E’ certo che le diverse case editrici provvederanno a far tradurre i testi liberi e a rendere più economiche edizioni fino ad ora vendute a un costo più elevato e solo dalle case editrici che da anni detenevano i diritti d’autore. Si diffonderà anche la creazione di opere collaterali. Fino ad ora non era possibile dare vita a romanzi, film e opere di vario genere che avessero a che fare con il libro protetto, pena una causa legale cui far fronte. E negli Stati Uniti su questo non si scherza.
Non affrettatevi, serve tempo ai diversi siti di ebook liberi per aggiornarsi e alle case editrici per diffondere le nuove edizioni. Ma è certo che nei prossimi mesi potremo arricchire le nostre biblioteche facendo incetta di libri su Internet e nelle librerie.