L’articolo scientifico sulla Biblioterapia che vi presento oggi è frutto di un lavoro svolto in concerto dalle Università di Bari, Padova e Foggia. S’intitola Le nuove frontiere dalla terapia: la Biblioterapia. Si tratta di una revisione della letteratura che analizza la materia e la possibilità che possa in futuro evolversi e diffondersi anche in Italia. L’attenzione è rivolta in modo particolare all’utilizzo della biblioterapia in ambito medico nella depressione e forti stress, e al ruolo del medico come biblioterapista. Un breve accenno è fatto anche riguardo la Health Literacy ovvero la letteratura che permette ai pazienti di assumere maggiore consapevolezza del proprio stato di salute, dei corretti stili di vita e della adesione alle cure mediche per ottenere un’esistenza di qualità. Nell’articolo non è specificato, ma aggiungo che questo strumento può essere utile anche per le figure sanitarie non mediche impegnate nell’educazione sanitaria all’interno delle proprie competenze.
Ho trovato molto interessante l’attenzione rivolta all’utilizzo della lettura da parte dei medici come strumento per formarsi all’empatia e alla comunicazione con i loro pazienti: qualità tutt’altro che scontate e nell’era tecnologica estremamente sottovalutate.
Uno dei pregi dell’articolo è la precisione con cui sono stati scelti gli studi scientifici per supportare l’utilizzo della biblioterapia. Sono tutti estremamente chiari e convincenti, scelti tra i più affidabili.
Trovo molto incoraggiante che in diverse parti d’Italia si stia iniziando a scrivere di biblioterapia: un passo importante per legittimarla finalmente anche nel nostro Paese.