Apre il cuore accorgersi che ci sono amministratori ancora in grado di favorire la lettura della realtà come una risorsa e non come un rischio, riuscendo a dividere l’ideologia politica dalle corrette scelte educative. Accade ad Alessandria che il sindaco leghista Gianfranco Cuttica di Revigliasco patrocini, nell’ambito del Gay-pride, la lettura di favole sul tema della transessualità da parte di due drag queen, Vera Aloe e Carla Stracci. La loro presenza assume un senso concreto nella lettura del libro Nei panni di Zaff di Manuela Salvi con i disegni di F. Cavallari, che parla di un bambino desideroso di vestirsi da principessa anziché da calciatore. Oggi siamo talmente ossessionati dalla questione che chiamiamo grossolanamente del gender che sempre più spesso i genitori tentano di impedire espressioni diverse, solo perché intimoriti che questo possa diventare la causa di future scelte sessuali e identitarie. Senza rendersi conto che potrebbe essere anche il contrario: il bambino desidera panni e ruoli diversi da quelli assegnati solo come forma di esperienza ed è l’intervento inopportuno degli adulti a creare ansia, senso di inadeguatezza e dubbi sulla propria identità.
Spazio quindi alle letture che insegnano ai bambini a essere liberi di esprimersi. E se questa libertà fosse davvero il segno di una transessualità che emerge? La natura fa il suo corso e non sarebbe possibile arrestarla, meno che mai impedendo l’affiorare di ciò che si prova. Perché anche questo, lo si voglia o no, fa parte della naturalità delle cose.

Biblioterapia e assistenti sociali
La trasversalità della biblioterapia come disciplina impone riflessioni diverse per i diversi settori in cui viene applicata. Se in Italia sono rari gli articoli e