Affascinato come sempre dalle storie di dolore e di riscatto, non ho potuto resistere al richiamo di questa storia in cui una madre lotta instancabilmente per ridare dignità a una figlia nata con un viso deforme.
TRAMA: una madre che ha vissuto una vita difficile dopo il divorzio e la crescita di tre figli di cui una nata con una grave malformazione, viene colpita da un cancro e muore. I suoi figli sono ormai adulti e l’unico legame familiare che li accomuna sono i pranzi che il loro anafettivo padre organizza puntualmente. In un insieme di feedback temporali e un’analisi efficace delle relazioni si crea un racconto coinvolgente e reale. Perché le famiglie perfette non esistono.
COMMENTI: questo è il primo libro che leggo di Romana Petri e ne sono rimasto entusiasta. Questo libro non è una saga familiare nel senso classico della parola. Le relazioni dei personaggi sono molto realistiche e non condite di eccessi. L’empatia con loro si sviluppa immediatamente. E al termine si impara ciò che spesso si fatica nella vita reale a comprendere: dai legami familiari troppo oppressivi ci si libera solo se davvero lo vogliamo.
L’AUTRICE: nata il 1965 a Roma, Romana Petri (alias Romana Pezzetta) è sia scrittrice sia traduttrice dal francese, dallo spagnolo e dal portoghese. Ha scritto per diverse testate giornalistiche e ha diversi libri al suo attivo. vive tra Roma e Lisbona.