Gli studi lo dicono, ma noi lo sappiamo già: l’effetto benefico di un libro non si sviluppa solo durante la lettura, ma anche in fase di scelta del libro e successivamente, al termine del romanzo. Qui potete trovare lo studio cui faccio riferimento. Ma se siete dei lettori sapete bene di cosa parlo. Alla fine di un libro che ci ha rapito, nei primi momenti fatichiamo a ritornare alla realtà. Ci sentiamo ancora emozionati, anche quando il volume e stato riposto nella libreria o rinchiuso nell’e-reader. Non possiamo fare a meno di ripercorrere mentalmente alcuni passaggi che ora, nella mente, sono trasformati definitivamente in immagini. Proviamo un vero benessere fisico. Le endorfine si sentono chiaramente in circolo. I nostri neuroni-specchio ci hanno fatto provare le sensazioni di tutto ciò che il nostro personaggio preferito ha compiuto. E in molti casi si tratta di azioni al limite dell’incredibile. Esiste anche un momento in cui sentiamo una fitta dolorosa dovuta al distacco. Ci dobbiamo separare da un compagno, il libro, che ci ha permesso di scoprire sensazioni e nuove conoscenze. Ma dura poco. Non si tratta di una elaborazione del lutto. Il nostro amico rimane a nostra disposizione per ricominciare il viaggio, ma siamo noi che non vogliamo. Forse più avanti. Ma ora, ora che lo stordimento da lettura è passato, è giunto il momento di cercare nuovi amici, altri libri che smuovano i nostri sentimenti e ci permettano nuove scoperte intellettuali ed emotive. E’ il momento di scegliere un nuovo libro…