Ieri sera splendida serata alla Società Letteraria di Verona. Soddisfazione per il numeroso pubblico, certo, ma anche per la meravigliosa location. Affacciarsi alla finestra e vedere una porzione di Arena che si affaccia su piazza Bra mi commuove ancora, seppure sia la mia città, che conosco da sempre.
Dentro il palazzo che ospita la Società Letteraria si respira un’aria magica. E’ una specie di macchina del tempo che ti trasporta in un periodo in cui eleganti persone dell’alta società veronese s’incontravano e conversavano in questo luogo prestigioso, tra splendidi tomi e un solido arredamento in grado di superare i secoli.
Ma al di là delle sensazioni quasi poetiche che il luogo suscita, è stato un vero onore intrattenere il pubblico dell’Associazione Italia-Stati Uniti d’America insieme a Sabrina Baldanza, composto da persone abituate a partecipare a conferenze di un certo livello e, quindi, giustamente critiche verso ciò che gli viene offerto. Per questo i loro complimenti sono stati davvero graditi. E lo sono stati doppiamente se si considera che l’approccio (qui) che io e Sabrina abbiamo ideato è estraneo ai format consolidati, in bilico tra storia dell’arte e narrazione.
I libri che ho letto su Leonardo (qui l’elenco) sono stati i veri protagonisti della serata, insieme alle opere d’arte illustrate da Sabrina. Insieme hanno creato qualcosa che è arrivata al pubblico, ma anche a noi che lo abbiamo offerto desta sempre emozione ogni qualvolta lo presentiamo. L’arte non delude mai. I libri non deludono mai. E’ questo il terreno che il mondo, soprattutto quello difficile di oggi, dovrebbe esplorare più spesso.
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