Questa sera all’Università Popolare di Sona l’argomento nel corso di Biblioterapia sarà tosto e le domande iniziali alquanto interessanti: posso i supereroi narrati nei libri aiutarci a superare i nostri limiti? Soprattutto: impariamo più dai loro superpoteri o dai loro limiti? E quali limiti possono avere i supereroi? Ancora: esistono i supereroi nel quotidiano?
I testi che utilizzerò sono molto diversi tra loro. Inizierò con Zorro di Isabel Allende, un eroe leggendario che la scrittrice sud-Americana ha riscritto con maestra incredibile (pochi conoscono questo particolarissimo libro, ma davvero ve lo consiglio). Seguirà una lettura tratta da un libro sconosciuto ai più. Scritto negli anni Settanta da Robert Mayer, è di un’attualità sconcertate questo Super. L’ultimo eroe. Racconta di un mondo in cui i supereroi non esistono più e dove la speranza che qualcuno possa operare per il bene dell’umanità sembra scomparsa. Questo testo è una chicca per gli amanti del genere. Ristampato l’ultima volta nel 2009, se ne trovano solo poche copie in giro. Infine, L’alba dei supereroi scritto da Lara Panvini, libro che talvolta ho trovato un po’ lento, ma che certamente è ben scritto. L’ho scelto perché propone una visione del supereroe quotidiano, della possibilità di guardare ai supereroi ed essere supereroi, senza bisogno di indossare un mantello e volare in cielo. Perché lo sappiamo tutti: è nella vita di tutti i giorni che si dovrebbe cercare di essere “super”, con gesti coraggiosi semplici, senza eroismi inutili. E’ certamente possibile. Ma diventarlo realmente è davvero difficile.