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Conoscere se stessi attraverso i romanzi

 

 

Questa sera all’Università Popolare di Sona impareremo a utilizzare I libri di fiction per conoscere meglio noi stessi. Per libri di fiction intendo quelli che raccontano storie verosimili, ma non accadute. E questi sono molto più vicini alla nostra vita di quanto si creda. E’ scientificamente provato che leggere romanzi aiuta a sviluppare l’empatia, permette di analizzare le emozioni proprie e altrui mettendole sotto una luce diversa, consente di immaginare forme alternative di noi stessi, facendoci immaginare un potenziale futuro della nostra vita. La lettura dei romanzi è in grado di facilitare la visione dell’altro come in uno specchio, confrontandolo con quello che siamo, rendendoci più consapevoli del nostro ruolo nel mondo. Ultimo, ma non ultimo, leggere questo genere di libri ci permette un’analisi distaccata di noi stessi, ancora meglio quando, come faremo stasera, l’analisi avviene in gruppo. E’ una forma di autocritica costruttiva indiretta perché guardando ai personaggi inventati possiamo pensare a noi stessi, ottenendo un metro di giudizio più oggettivo e distaccato.
Stasera utilizzeremo principalmente tre libri: Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti, I sillabari di Goffredo Parise, Martin Eden di Jack London e Oh boy! di Marie-Aude Murail. E poi? Tutti quelli che l’un l’altro sapremo proporci. E ci divertiremo come sempre!

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