Dopo l’alluvione subita da Venezia, è venuta alla luce un’interessantissima storia riguardante la salvaguardia dei libri in ambiente invaso da acqua.
Le conseguenze che l’acqua può avere sui libri è intuibile. Altrettanto intuibile è l’entità del danno se i libri sono rari e antichi. La Fondazione Querini Stampalia si è trovata in questa situazione con il proprio patrimonio librario: che fare? Il caso ha voluto che la moglie del caposettore della Bofrost, Antonella Cappellesso, lavorasse per la rete bibliotecaria del Comune di Venezia e la sua attenzione fosse stata posta sulla questione. Ebbene, lei era a conoscenza della possibilità di congelare i libri per salvarli. Sì, perché la stessa cosa era accaduta dopo il terremoto all’Aquila e il procedimento aveva avuto successo, grazie alla collaborazione proprio della ditta per cui lavorava il marito. E’ stata quindi avanzata la richiesta di collaborazione alla Bofrost e i preziosi libri hanno trovato nel gelo delle celle frigorifere la speranza di essere restaurati adeguatamente.
Una storia d’amore per i libri anche questa. Piccola, ma che merita di essere ricordata.