Ho iniziato questo libro qualche mese fa e l’ho subito messo da parte: le prime pagine non mi avevano convinto. Poi, una mia corsista mi ha invitato ad andare avanti. E se una lettrice come te ti da un consiglio del genere, come si può non seguirlo?
TRAMA: Eleanor è una trentenne molto introversa e poco socievole. Ha una cicatrice sul volto di cui non ama parlare, ma che non nasconde. La sua vita trascorre monotona, lineare e in assoluta solitudine, interrotta solo dalle scarne conversazioni con la madre dal carcere. Ma un’amicizia inaspettata e piccoli cambiamenti dettati dal desiderio di entrare nella vita vera sconvolgono la routine della giovane impiegata.
COMMENTI: il personaggio della protagonista è ben disegnato. Non la si apprezza però subito. Servono diverse pagine per comprendere che la rigidità, anche della scrittura, rappresentano un personaggio non semplice e molto spigoloso. La narrazione è scritto in prima persona dalla protagonista stessa. Questo libro ha il pregio di parlare della solitudine in modo molto concreto. Eleanor è sola, soltanto apparentemente per sua volontà. Ma la sua capacità di seguire gli eventi le permetteranno una serie di cambiamenti radicali. Il libro si presta a capire, verso la fine, l’importanza della psicoterapia laddove sia necessaria.
L’AUTRICE: nata nel 1972, Gail Honeyman ha esordito con questo romanzo nel 2018, caso editoriale di successo che ha permesso la diffusione del romanzo in 35 paesi. Honeyman vive in Scozia e il libro è stato scritto nei ritagli di tempo dal lavoro nel giro di due anni.