Memore del suggerimento di un’amica lettrice, ho tirato fuori questo libro senza ben sapere a cosa sarei andato incontro. Come sempre, con Murakami non si sa mai dove si va a finire.
TRAMA: la voce narrante di un giovane racconta la sua infatuazione per una coetanea che non lo ricambia, ma è innamorata di una donna conosciuta per caso. Myu, la donna di cui Sumire è innamorata, non vuole o non può ricambiare quell’amore, anche se si affeziona alla giovane. Ne nasce una serie di relazioni interpersonali triangolare che non permette però la realizzazione dell’amore per nessuno. Fino a che, durante un viaggio, accade qualcosa di inaspettato.
COMMENTI: Murakami anche qui, come solitamente fa nei suoi libri, lascia il lettore sbalordito dopo un inizio apparentemente normale. I sentimenti sono descritti con cura e non mancano i tratti anche ironici che rendono i libri di Murakami mai troppo seriori. Il romanzo non delude, ma rispetto ad altri è meno forte, meno intenso.
L’AUTORE: nato a Kyoto il 12 gennaio 1949, Haruki Murakami è uno scrittore di fama internazionale, più volte in odore di Nobel. Figlio di genitori letterati, si laurea in drammaturgia all’università di Waseda, ma dopo il matrimonio nel 1971 apre un Jazz bar che gestirà fino agli anni Ottanta, quando riesce a mantenersi con i proventi dei libri pubblicati. In seguito è stato ricercatore universitario negli Stati Unti. Tra i suoi libri più famosi Norwegian Wood (scritto in Italia), 1Q84, Kafka sulla spiaggia, Dance dance dance, Uomini senza donna.