Se non avete letto il libro di Emmanuel Carrère dal titolo Limonov credo non possiate conoscere quest’uomo, rappresentante della nuova opposizione russa. O, almeno, la maggior parte di chi non si occupa della politica dell’ex Unione Sovietica non ne sa nulla. Chi, invece, ha letto il libro certamente sobbalzerà sulla sedia alla notizia della sua morte avvenuta ieri. Sì, perché la descrizione che Carrère riesce a fare di Eduard Limonov ha del sorprendente. Atipico. Scorretto. Sempre coerente, nonostante le posizioni non di rado poco condivisibili. Eppure coraggioso. Scrittore. Politico. Leader. Filosofo. Ha vissuto il comunismo russo, l’america degli anni Settanta, la guerra dell’ex-Jugoslavia, le contraddizioni del governo di Putin. Leggere Limonov è un viaggio che segue in parallelo le vicende autobiografiche dell’autore in una narrazione fuori dal comune. Se volete sapere che significato ha la morte di quest’uomo e allo stesso tempo leggere un bel libro, Limonov fa per voi. In questo momento in cui è così difficile concentrarsi sulla lettura nonostante la quarantena, potrebbe essere quello giusto per farvi evadere dai cattivi pensieri.