In questi giorni sto provando a utilizzare i social per parlare di Biblioterapia. Sto coinvolgendo persone che conosco personalmente e che si occupano, a diverso titolo, della mia stessa materia. Le invito a una chiacchierata di non più di mezz’ora che permetta, a chi vi assiste, di conoscere nuove esperienze sul campo in modo piacevole e informale. Sto utilizzando la pagina Instagram @biblioterapiaitaliana su cui svolgo le dirette, ma che non mi permette di registrare e diffondere tale esperienza. Per questo è mia intenzione ripetere i dialoghi svolti così da poterli registrare: non saranno perfettamente uguali, ma conto che la passione che ne traspare sarà la stessa.
Intanto mi preparo a un terzo dialogo che terrò con Giulia De Rocco sulla lettura in carcere. Giulia utilizza la Biblioterapia con le persone socialmente svantaggiate tra cui i carcerati e sono certo che avrà molto da raccontarci.
Tra non molto spero di poter aprire una sezione sul mio sito in cui raccogliere le interviste, prime fra tutte quelle che ripeterò con Irene Monge sulla Biblioterapia a indirizzo filosofico (filosofia della narrazione) e con Sara Zama sulle opere di Tolkien.
Nonostante tutte le difficoltà, spero che anche questo periodo sia possibile ottenere buone cose. Perché il tempo non può mai essere perso.