Domani sera alle 20.00 io e Irene Monge, filosofa della narrazione, saremo intervistati su Radio Stonata, network con sede in Canada, che ci ha chiesto di parlare di come utilizziamo i libri nella nostra professione. Devo dire che ho fatto ancora delle interviste sul mio lavoro con la biblioterapia, ma devo ammettere che in una radio, dove si intervalla alle domande la musica, non lo avevo ancora fatto. Credo che sarà un’esperienza perché il ritmo ha molto a che fare con la lettura. La musica è utilizzata per darsi la carica, per alzare il tono dell’umore. Per i libri è lo stesso. Ci sono situazioni in cui è talmente alta la carica di adrenalina che la lettura può procurare, che nella testa del lettore può accadere che si generi una musica che tiene il ritmo degli eventi descritti. E’ uno di quegli effetti difficili da studiare, ma che per chi ama i libri non è così strano considerare come veri. Talvolta si riesce a collegare un genere di libri, addirittura un titolo specifico, a una data musica. Ci sono i libri da rock, quelli da pop, quelli da canzone italiana e quelli da musica sacra. Ce ne sono per tutti i gusti. E voi, che ritmo hanno i vostri libri?