Strana esperienza ieri sera in radio per un’intervista su www.radiostonata.com. Io e Irene Monge, la filosofa della narrazione che come me utilizza la biblioterapia, siamo stati invitati a parlare della nostra esperienza con i libri all’interno dello spazio “Un caffè con Mattia”. E, perciò, siamo andati a casa di Mattia, che ha adibito un angolo della sua casa a stazione radio. Suggestiva l’esperienza, soprattutto perché il modo di narrare in radio è completamente diverso rispetto a quello cui sono abituato: tanta musica e poche parole. Confesso la difficoltà di restare confinato in due o tre minuti per rispondere alle domande che mi venivano poste e quel timer che segnava il conto alla rovescia del tempo a disposizione mi inquietava. Poi, però, devo dire che ci siamo sciolti, nel tentativo di improvvisare contenuti efficaci in quel lasso di tempo esiguo a cui non eravamo preparati. Così io e Irene abbiamo cominciato a cercare esempi e testi nella nostra memoria, divertiti e preoccupati visto che anche il tempo per aggiustare il tiro dell’intervento previsto era contato.
Mattia è stato un ottimo padrone di casa (o forse sarebbe meglio dire “di radio”) e la sua padronanza nel parlare davanti al microfono ci ha rassicurati. Sarebbe stato bello registrare anche i fuori-onda perché tutto quello che non avevamo tempo di dire alla radio lo abbiamo detto a lui, suscitando quella curiosità che sorge in chi non è abituato a maneggiare i libri in un certo modo e scopre che dietro quella strana parola, che è la biblioterapia, si nasconde un vero e proprio mondo.
Quanti ci hanno ascoltato ieri sera? Forse sono pochi quelli che abbiamo coinvolto, ma certamente con Mattia ci siamo riusciti.
Se volete ascoltare il podcast della trasmissione di ieri sera, lo potete trovare qui.
