Uno dei campi più controversi in cui applicare la biblioterapia è la medicina delle dipendenze. Non tutti gli studi sono concordi con la sua efficacia, anche se la ricerca in tale ambito è ridotta. Questo studio sloveno dimostra, invece, come la biblioterapia possa essere un elemento fondamentale all’interno di un più complesso piano di cura, in cui le diverse discipline interagiscono. Lavorando in concerto, la biblioterapia si è dimostrata efficace e utile. Troppo raramente si considera come l’interazione delle diverse discipline possa amplificare l’efficacia di ognuna di esse. Questo vale in modo particolare per le diverse forme di arti-terapie.
Il titolo di questo studio del 2015 è Experts on comparative literature and addiction specialists in cooperation: A bibliotherapy session in aftercare group therapy for alcohol dependence. Esso analizza l’efficacia di alcuni testi utilizzati con un gruppo di pazienti dipendenti dall’alcol già trattati con psicoterapia in ospedale e successivamente in day-hospital, quindi in fase post-riabilitativa. Sono stati inclusi anche i loro partner. Sono stati utilizzati e analizzati tre tipi di testi: due che demonizzavano l’utilizzo dell’alcol; due che inneggiavano all’utilizzo dell’alcol; due che non parlavano di alcol, ma di valori universali. Lo studio raccoglie le diverse reazioni e riflessioni alla lettura degli scritti, che vengono giudicati utili da nella maggior parte dei partecipanti. Nella critica negativa ai testi che inneggiano all’utilizzo dell’alcol si può notare come la visione di punti di vista differenti possa rivelarsi utile. Questo riguarda anche i testi che non parlano di alcol.
Lo studio ha dei limi di metodo in quanto non ha un gruppo di controllo. Per questo i ricercatori si propongono in futuro un lavoro che preveda questa opzione.