Non è una sorpresa il fatto che il nome del vincitore del premio Nobel per la letteratura sia sconosciuto ai più, ma in questo caso la sorpresa è doppia. Infatti, torna a essere premiata la poesia di una donna e non accadeva dal 1996 quando fu premiata Wistawa Szyborska ( nel 2011 lo vinse per la poesia lo svedese Tomas Tranströmer)
Louise Glück è nata il 22 aprile 1943 a New York. Il Nobel è l’ultimo di numerosi premi già ricevuti. Insegna poesia all’Università di Yale.
Non posso esprimermi sul il tipo di scrittura: non l’ho ancora letta e quindi mi astengo dall’esprimere elogi o dispregi di cui potrei pentirmi. Può interessarci un dato biografico particolare: da giovane soffrì di anoressia, tanto da doversi ritirare dagli studi, senza terminarli mai. La sua formazione effettiva fu comunque completata e la sua carriera di poetessa lo dimostra. Leggendo di lei, si parla di quanto porti nelle sue opere il rapporto anima-corpo, argomento che in chi, come lei, ha sofferto di un disturbo alimentare tanto grave, deve aver generato riflessioni poetiche davvero interessanti.
Una curiosità: a febbraio è stata in Italia per presentare la sua ultima raccolta (qui l’articolo del Corriere)
Che dire di più? Figlia di ebrei ungheresi immigrati, ha vissuto a Long Island, c’è da scommetterci che leggeremo qualcosa di davvero interessante.