Ieri sera ho tenuto il primo incontro del CLUB DI JANE AUSTEN (qui). Sono felice di com’è andata la serata, di quanto profondamente abbiamo conosciuto Jane, creando una possibilità di letture future approfondite e certamente produttive: Ma produttive di cosa? Di un dialogo tra i partecipanti che è alla base dei miei laboratori. Parlare dei personaggi del libro per ragionare su se stessi, sulla vita che ci circonda, sulle decisioni prese e da prendere. E’ questa la biblioterapia. Ed è entusiasmante.
Farò la stessa cosa questa sera nel corso di biblioterapia LE REGINE NON PIANGONO che terrò per l’Università popolare di Sona. Da Cleopatra a Elisabetta II, le vite di altri diventeranno le nostre, per far luce su lati sconosciuti delle nostre esistenze e renderle luminose. La biblioterapia è uno strumento che, è stato dimostrato, aiuta a pensare diversamente ai problemi per risolverli più efficacemente. Sarà quello che faremo. Entreremo in palazzi e stanze del potere, analizzeremo politiche matrimoniali e gestione degli eredi al trono, osserveremo l’evolversi della storia e degli eventi che l’hanno caratterizzata. E parleremo di noi, di quanto somigliamo in qualche modo a questi personaggi, così diversi, eppure così vicini. L’umanità è in continua evoluzione, ma le persone sono sempre le stesse: soffrono, amano e rincorrono la felicità.