Questa sera avrei avuto la possibilità di realizzare un progetto programmato da tempo: la riproduzione di una lezione di Difesa dalle arti oscure a Hogwarts. L’idea era di far indossare a tutti i partecipanti il mantello e la cravatta delle diverse case e per me di vestire i panni di un insegnante. Come? Simulando le dinamiche di una classe della famosa scuola e utilizzando il linguaggio dei libri della Rowling parlando di incantesimi ma anche delle dinamiche della vita. Il potenziale di questo metodo è davvero grande perché è possibile parlare praticamente di ogni argomento reale attraverso la finzione narrativa. E’, per essere chiari, la bibioterapia applicata a Harry Potter, ma con l’aggiunta di un’immersione nel suo mondo in grado di attivare nuove emozioni e sollecitare una riflessione inedita.
La serata, che si sarebbe tenuta a Castelrotto (VR), prevedeva la partecipazione di genitori e figli, che avrei diviso nella classe, ma che avrebbero condiviso l’eccitazione di un mantello indossato in grado di proiettarli a Hogwarts. Devo dire che l’adesione degli adulti è stata se non superiore, certamente pari a quella dei ragazzini e con il medesimo entusiasmo.
Ho riposto i venti mantelli in un armadio, in attesa di poter essere utilizzati: arriverà il momento di ritrovarsi nel mondo di Harry Potter. Intanto, godiamoci una rilettura che non può che farci bene, forse il miglior modo domani di godersi Halloween.
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