Digital Humanities sono parole che sono sempre più comuni di cui si sa ancora poco.
L’idea di poter utilizzare i mezzi informatici per gli studi umanistici è ormai assodata. Ci piace pensare che la vera cultura sia solo all’interno di tomi manoscritti e che la poesia di quel modo di intendere la letteratura sia inquinata dalla modernità. Eppure c’è grande consapevolezza che l’utilizzo di particolari software, impensabili prima dell’avvento dell’informatica, abbia permesso enormi progressi nel campo degli studi letterari.
Ma come si realizza tutto questo? Cosa c’è di così interessante che si può scoprire attraverso le Digital Humanities? E qual è il reale vantaggio che porta alla cultura nel suo complesso?
Di tutto questo parleremo a Non più di mezz’ora GIOVEDI’ 26 NOVEMBRE 2020 alle ore 21.00 con Federico Righetti, che ha recentemente conseguito il master in Digital Humanities presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e ci aiuterà a comprendere meglio questo universo sconosciuto al grande pubblico, ma ricco di esperienze e risvolti pratici.
Vi aspetto quindi domani alle ORE 21 su Instagram @biblioterapiaitaliana per Non più di mezz’ora.