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La mia storia: la voce di Marilyn in un libro (9-)

 

Nel 1954 i produttori di Marilyn Monroe diedero un incarico particolare allo scrittore Ben Hecht: intervistare la diva e scrivere per suo conto un’autobiografia. Se il ricorso a un gosthwriter sembra una truffa, il risultato di questo libro (che copre la prima metà della sua vita) è la possibilità di sentire la voce viva di Marilyn.

TRAMA: è risaputo che la vita di Marilyn Monroe (alias Norma James) è stata difficile e tormentata. In questo libro, scritto in prima persona, si ritrovano aneddoti e vicende raccontate con accalorato trasporto e trasparente ingenuità, senza false ipocrisie o censure. Dalle vicende della madre schizofrenica, agli orfanotrofi, fino ad arrivare al calendario di nudo e ai sacrifici per sfondare, il lettore viene trasportato nel particolare clima dell’America tra gli ultimi anni Venti e i primi anni Cinquanta.

COMMENTI: Ben Hecht ha saputo interpretare davvero bene la voce della diva. La scrittura utilizzata è piana e semplice, ma sempre calda e partecipata, seppure talvolta con distacco. Traspare una visione del passato che a raccontarla deve essere stato per Marilyn non facile. Accostando questo libro con indagini biografiche esterne, è possibile conoscere profondamente la storia di un personaggio che ha da dirci molto più di quell’apparenza svenevole a cui siamo abituati.

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1974

GLI AUTORI:
Marilyn Monroe non ha bisogno di presentazioni. Nata a Los Angeles il 1 giugno 1926, ha vissuto un’infanzia di privazioni economiche e affettive. Divenuta una star, è rimasta una donna fragile, sempre in lotta con i fantasmi del passato. Il 4 agosto del 1963 viene trovata morta nel suo letto. Mentre la versione ufficiale indica il suicidio come causa, ormai è stato accertato da anni che le lacune e le manomissioni sono state tante e tali da rendere verosimile l’ipotesi dell’omicidio.

Ben Hecht: nato a New York il 28 febbraio 1894, è stato uno sceneggiatore, scrittore, giornalista, regista. E’ sempre stato un personaggio irriverente e critico verso Hollywood, nonostante i due premi Oscar per il miglior soggetto. Fra i tanti successi e collaborazioni, va citata quella con Francis Scott Fitzgerald per la sceneggiatura di Via col vento. E’ morto l’8 aprile 1964, meno di un anno dalla morte di Marilyn.

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