L’American Library Association (ALA) sta preparando una giornata di sensibilizzazione all’utilizzo delle biblioteche circolanti. Ma di cosa si tratta? Gli Stati Uniti hanno una storia di biblioteche e librerie circolanti che risale al diciannovesimo secolo. Il territorio nazionale era, ed è soprattutto in provincia, molto distanziato dai grossi centri abitati, in molti casi ci sono nuclei abitativi in zone prive di molti servizi. Le biblioteche circolanti sono in grado di portare tutta una serie di attività che altrimenti non giungerebbero. Non solo. Grazie a questa particolare modalità è stato, ed è tuttora, possibile sensibilizzare alla lettura coloro che non andrebbero personalmente in biblioteca. Naturalmente non si tratta solo di prestito di libri, ma di promozione della lettura, gruppi di lettura e molto altro. Va considerato, ovviamente, la diversità del contesto sociale e storico. Se un tempo le biblioteche circolanti trainate da cavalli era una realtà negli Stati Uniti, in Italia, dove l’analfabetismo era elevato, un servizio del genere non avrebbe trovato spazio alcuno. Forse a causa di tale background anche oggi non vi sono che poche eccezioni di biblioteche circolanti nel nostro Paese. Più spesso si tratta di librerie circolanti, che librai privati trasformano in un servizio di promozione alla lettura. E se è vero che in Italia le biblioteche sono qualcosa di diverso di ciò che sono in molti paesi esteri (anche se le cose stanno cambiando e migliorando davvero molto), è altrettanto vero che favorire una maggiore affluenza dei cittadini nelle biblioteche delle nostre città e dei nostri paesi sarebbe già un grande risultato. Intanto guardiamo a queste realtà circolanti che possono essere d’ispirazione ai futuri servizi bibliotecari in Italia.