Sono pronti i laboratori di marzo, ma non ho ancora trovato il tempo di parlare di quelli di febbraio e voglio farlo ora.
Febbraio è stato particolarmente interessante con il 3° Club di Jane Austen e Viaggio a Spoon River.
Il Club di Jane Austen è stato un esperimento interessante, diviso in tre corsi differenti: il primo, composto da tre incontri, con uno interamente dedicato alla biografia dell’autrice, vera chiave di lettura per l’apprezzamento dei suoi 6 romanzi, uno per ogni incontro. C’è stato chi ha potuto seguire tutti e tre i club, ma anche chi ne ha seguiti solo alcuni ha espresso un grande apprezzamento. Scoprire come una donna, che si è spostata di pochi chilometri in tutta la sua vita, sia riuscita a scrivere dei capolavori solo narrando la vita quotidiana non può che sorprendere ed entusiasmare.
Viaggio a Spoon River non è stato da meno. Devo dire che io stesso ho rivissuto questa esperienza con piacere. Far dialogare tra loro le poesie ha un suo fascino, perché nel preparare le diverse connessioni ho potuto sentirmi davvero proiettato tra quelle anime piene di vita e trovare lo spirito giusto per portare con me i partecipanti del laboratorio. L’Antologia di Spoon River è davvero strana perché parla di persone defunte ed è pieno di vita. Per questo la sorpresa di trovare vita palpitante strabilia tutti i suoi lettori che si affezionano a questo libro e tornano a lui davvero spesso.
Spero davvero che i nuovi laboratori proposti troveranno il medesimo riscontro e li descriverò breve in un nuovo post. Intanto, se siete curiosi, potete guardare qui e qui.
