Ho letto questo libro per caso, alla ricerca di un romanzo che mi tenesse incollato alle pagine in un momento in cui avevo bisogno di distrarmi da altri pensieri. Mi sono quindi affidato a caso a un testo di John Irving, che difficilmente tradisce. E così è stato anche stavolta.
TRAMA: Billy è un ragazzino che non ha mai conosciuto il padre e la madre non gli dà alcuna sicurezza. Ha tredici anni quando inizia la storia, ed è alle prese con la sua identità sessuale. Siamo negli anni Sessanta del Novecento e il suo interesse per entrambi i sessi non è facile da comprendere né da far accettare. Ma Billy sa dove cercare. Inizia dai libri, chiedendo alla bibliotecaria, Miss Frost, romanzi per chi si prende una cotta per la persona sbagliata. Inizia così un’epopea lunga mezzo secolo che non farà conoscere al lettore solo la storia del protagonista, ma tutto il difficile cammino nella società di chi non può e non deve essere collocato nei canoni della cosiddetta “normalità”.
COMMENTI: come tutti i libri di Irving bisogna essere pronti ad affrontare un testo lungo, in questo caso 500 e passa pagine. Garantisco però che filano via velocemente, in questo caso più che in altri. L’argomento è di quelli molto delicati e talvolta appaiono difficili da comprendere. Eppure l’autenticità dei sentimenti e la loro descrizione limpida riesce ad accompagnare il lettore in un mondo che merita di essere conosciuto. E se si ha qualche pregiudizio, tanto meglio: la narrazione potrebbe aiutare a dissiparlo (ovviamente questo non vale per i veri omofobi). Il romanzo è arricchito da riferimenti letterari e un continuo ritorno al teatro di Shakespeare.
L’AUTORE: nato il 2 marzo 1942 nel New Hempshire (USA) John Iriving è scrittore e sceneggiatore. Kurt Vonnegut fu suo compagno di studi e Kent Haruf fu suo allievo. Ha insegnato inglese in un college. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Ha ricevuto un premio Oscar per la trasposizione cinematografica di film Le regole della casa del sidro.