Oggi, 18 agosto, ricorre l’anniversario della nascita di Elsa Morante nata nel 1912 a Roma. Una Roma ben diversa da quella che conosciamo oggi, ma che per un caso cronologico ha avuto la possibilità di vivere in quella città (e non solo) incontri con i più grandi letterati del Novecento. La scrittura l’affascino fin da piccola e rimase fino alla fine l’unica cosa che, insieme all’amore, dava senso alla sua vita, non sempre facile.
Elsa Morante è stata una scrittrice non prolifica, ma incisiva. Ognuno dei suoi libri ha lasciato il segno indelebile nella letteratura e sembra incredibile che oggi di lei se ne sappia e se ne parli così poco.
A ovviare a questo problema ha provveduto Anna Folli con un libro molto bello che parla del rapporto di Elsa Morante con Alberto Moravia, che sposò e da cui si separò in seguito. Il libro di cui parlo è MoranteMoravia in cui si descrive non solo la loro storia d’amore e d’intelletto, ma anche le intere loro vite, permettendo la conoscenza della biografia, anche intima, di due giganti della letteratura italiana. Considero questo libro un ottimo punto di partenza per conoscere i due scrittori e ottenere lo stimolo necessario per lanciarsi a capofitto nella lettura dei loro libri.
Perché non basta conoscere le vite degli scrittori per comprenderli. Serve entrare nei loro libri e specchiarvisi. È per questo che propongo per l’autunno un corso di biblioterapia interamente incentrato sui libri di Elsa Morante. Si tratta di esplorare i sui quattro capolavori e discutere del prodotto letterario che Elsa è riuscita produrre per noi, per ognuno di noi. Perché la letteratura non è solo una trama raccontata, ma un viaggio in cui tutti possono trovare una parte di loro stessi.
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