Stamattina, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, ho trovato un articolo che fa riferimento a un libro (qui). Cosa c’è di strano? Che per vie imperscrutabili è lo stesso che ho scelto quest’estate per preparare un incontro di biblioterapia tenuto lunedì 22 novembre.
I libri chiamano
Lo so che detto così sembra una cosa folle e non gli do alcun valore magico, ma è così: quando ti serve un libro, arriva nel momento opportuno. La storia delle sorelle Mirabal l’ho scelta in tempi non sospetti per parlare non di violenza sulle donne, ma di sorellanza. Il corso che sto conducendo è composto da 10 incontri e quando li ho messi in fila non avevo un criterio prestabilito. Eppure questo romanzo il caso l’ha collocato proprio in questa settimana in cui si celebra la Giornata contro la violenza sulle donne
Il fascino delle sorelle Mirabal
Il 25 novembre del 1960 le sorelle Mirabal furono uccise per la loro partecipazione attiva nella resistenza contro il dittatore Turijllo. Nel 1999 l’Onu scelse proprio questa data per celebrare la lotta contro la violenza sulla donne. Patria, Minerva, Mate e Dedè (morta successivamente, ma erede preziosa per la trasmissione ai posteri degli eventi) sono state eroine, donne incredibili il cui primo merito è stato quello di capire prima di altri ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Provenienti da una famiglia benestante, colte, intelligenti e belle, le sorelle Mirabal rappresentano un esempio, ma c’è una cosa che non va dimenticata: non c’è un merito per essere difese dalla violenza, tutte le donne ne hanno diritto e anche le sorelle Mirabal ci insegnano questo.
La normalità nelle donne straordinarie
Il lavoro che ho fatto con le corsiste dell’Università Popolare di Sona lunedì non si è concentrato sugli eventi eroici delle quattro sorelle, ma sulla loro umanità. Troppo spesso l’eroismo viene innalzato agli altari e lasciato là, mentre i cambiamenti partono dalla vita di tutti i giorni. Insieme abbiamo guardato ai rapporti tra le sorelle, al loro modo di confidarsi, di spingersi l’un l’altra verso ideali più alti. O più semplicemente, di come si preoccupavano l’una dell’altra, timorose di non essere pronte a dare il proprio aiuto. Questo bel libro merita di essere letto perché non vi si trovano solo le cose straordinarie portate avanti dalle sorelle Mirabal, ma anche la loro umanità, le loro paure, la loro umiltà. Non esiste un merito per essere sottratte alla violenza. Ogni donna va protetta indipendentemente dalla sua condotta. Ogni donna ha il diritto di vivere la sua vita come meglio crede. È questo che Patria, Minerva, Mate e Dedè ci hanno insegnato.
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