Di fronte a casa mia c’è un parco-giochi con dei grandi alberi, panchine e altalene, che con la primavera si popolano incredibilmente. Negli ultimi giorni dell’anno sono state installati nuovi giochi. Un giorno, tornando da una passeggiata, mi sono fermato a guardare meglio queste altalene arancioni e gialle in mezzo al verde. Non mi ero accorto e non mi aspettavo che qualcuno ci pensasse e per questo mi ha stupito vederla. Nonostante fosse dislocata in fondo non mi è sfuggita: assieme alle altalene era stata collocata una splendida Little free library
Storia delle Little free library
Le Little free library non sono una novità, anni fa già ne avevo sentito parlare, ne scrivevo (qui) e iniziavano a vedersene in giro sempre di più. Sono nate negli Stati Uniti dall’idea della figlia di una maestra. Sua madre le aveva insegnato l’importanza dei libri e lei volle onorarla costruendo, appena fuori casa, il modellino di una scuola appoggiata su un palo, in cui mise dei libri disponibili per chi volesse prenderli. La casetta era fatta di materiale biodegradabile e questa dovrebbe essere una regola di tutte le Little free library, anche se non sempre è così. Il passaparola fece in modo che l’idea venisse copiata, tanto da arrivare oltreoceano da noi. È anche nata un’associazione negli Stati Uniti (qui) che cerca di mapparle. Oggi sono molti i siti che spiegano come costruirle. In Italia non è così semplice realizzare questa idea, tutte le normative necessarie per mettere fuori casa una qualsiasi installazione rende complicata la cosa, ma sempre di più le amministrazioni comunali si stanno sensibilizzando all’argomento, provvedendo esse stesse a posizionarle. È questo che è accaduto nel parco-giochi di fronte a casa mia.
Come funziona
La prima cosa che ho fatto quando ho visto la Little free library è stato caricarmi di libri da mettere dentro. È così che funziona: si inseriscono una certa quantità di libri e poi si invitano le persone a prenderne uno e a lasciarne un altro. Non c’è controllo e si lascia tutto alla buona volontà dei lettori.
Immaginate: un adulto che porta i bambini a giocare e può prendere un libro, così come i bambini possono portarsene via uno quando hanno finito di giocare. Non è obbligatorio lasciare un altro libro, si può restituire lo stesso la volta successiva che si va al parco. L’importante è non svuotare egoisticamente la Little free library, ma assicurarsi di non esaurire il circolo virtuoso.
La “mia” Little free library
Non ho ancora capito perché, ma la Little free library di fronte a casa mia è ermeticamente chiusa e mi piacerebbe capire perché. Forse faranno arrivare i libri da qualche biblioteca? O magari attendono la bella stagione prima di renderla accessibile? Non lo so, ma li tengo d’occhio e mi preparo a portarne di miei nel caso ci fosse bisogno. Ne ho per bambini e per adulti, in modo che tutti possano essere accontentati. È piccola, ma non così piccola da non poterne contenere una ventina, forse di più. Credo che siano iniziative importanti. Parliamo spesso di promozione della lettura. Credo che se ci circondiamo di libri ovunque, la voglia di leggerli sia più facilmente solleticabile. Le Little free library sono un modo per farlo. E non sono l’unico…
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