C’è stato chi mi ha detto: ma che ti viene in mente di intitolare un corso Donne scandalose? Chi lo legge si spaventa, non capisce che c’è la letteratura dietro. Perché non cambi titolo?
Perché le donne scandalose sono necessarie
La definizione di scandalo offerto dalla Treccani (qui) è la seguente: Turbamento della coscienza e della serenità altrui, provocato da azione, contegno, fatto o parola che offra esempio di colpa, di male o di malizia.
Le donne scandalose di cui parlo nel corso rappresentano effettivamente un turbamento della coscienza e della serenità altrui, ma in modo particolare e costruttivo. Quando parliamo di scandali, la prima idea evocata riguarda gli scandali sessuali. Scandalo è una parola legatissima a questo, ma non è sempre stato così. Scandalo un tempo era anche il semplice scostarsi dalle convenzioni sociali stabilite o il reclamare diritti fino a quel momento non riconosciuti. Non dimentichiamo che per le donne questo era ancora più vero: considerate inferiori agli uomini, molte delle conquiste ottenute sono passate inevitabilmente dal dare scandalo.
Donne scandalose, non tanto scandalose
Lo scandalo che diedero le donne un tempo, oggi non sarebbe più considerato tale. Lo scandalo è strettamente legato al tempo e al luogo in cui avviene.
Ipazia d’Alessandria era una matematica e filosofa, oltre che medico. Turbò non poco i benpensanti. Essi consideravano sbagliato che una donna si occupasse di certe cose, sebbene con successo, e per questo scandalo pagò con la vita.
Nonostante la sua santità, anche Chiara d’Assisi diede scandalo. Non solo scelse di vivere in modo ascetico pur appartenendo a una famiglia ricca, ma combatté per il diritto delle donne di vivere in comunità e con regole da loro decise.
E conoscete Hellen Keller? Sorda e cieca dalla nascita, si laureò e trovò il modo per comunicare con il mondo, lavorando per i diritti sociali e politici delle persone. Ammirata e pontificata per il suo coraggio, fu duramente criticata quando espresse il suo dissenso per i diritti calpestati dei lavoratori. Era una donna e pure handicappata: con che diritto criticava il sistema economico americano?
Donne scandalose, molto scandalose
Ma ci sono donne che hanno dato scandalo nel senso più turpe della parola. Pensiamo a Lucrezia Borgia, il cui nome è stato infangato nei secoli, salvo scoprire che buona parte di quello che si raccontava era propaganda politica legata al fatto di essere figlia del papa. Tolta questa patina storica, si intravede nella sua biografia ben altro, e questo altro ci insegna qualcosa. Così come Giulia Tofana, prostituta ed esperta di veleni, che forniva alle donne maltrattate dai mariti. Era un’assassina? Oppure una benefattrice? In ogni caso era una donna di strada in una Roma dove accanto al Vaticano si peccava più che altrove.
Come scoprire il valore dello scandalo
I laboratori di biblioterapia sono ambienti in cui si utilizzano brani tratti da libri per capire il loro contenuto e dargli un significato. Questo processo permette poi di trasferire il pensiero su noi stessi, sulle nostre vite e sui nostri principi. Nel corso Donne scandalose, conduco i partecipanti attraverso un’esplorazione biografica in cui si dà un senso diverso al concetto di scandalo. Le vite di queste donne sono preziose, fonte d’ispirazione, ma anche specchio per noi stessi, scoprendo che magari è arrivato il momento anche per noi di dare scandalo diventano fino in fondo ciò che desideriamo essere.
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