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Parlare di malattia e morte ai bambini attraverso gli albi illustrati

Il mese scorso sono stato chiamato a registrare un breve intervento sulla biblioterapia per uno degli incontri organizzati da Angolo odv e il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano in cui l’argomento di discussione era la comunicazione ai bambini della malattia oncologia di un adulto di riferimento: genitore, nonno o altro.
Avevo già parlato in un post (qui) sulla necessità di esporre i bambini a libri che affrontassero le controverse questioni che riguarda la vita, tra cui la malattia e la morte, prima che il problema si ponga. Non essendo esperto in letteratura per l’infanzia, ho chiesto aiuto ad Ana Gutierrez, grande conoscitrice dei libri illustrati che di seguito indica 5 interessantissimi titoli che rappresentano un importante tassello del materiale letterario necessario a chi lavora con i bambini e i ragazzi, ma anche per chi usa i libri illustrati con gli adulti.
Ricordate: se davvero volete fare un’attività vicina alla biblioterapia con i vostri figli o nipoti, questi libri leggeteli insieme a loro. Le immagini e le parole saranno generatrici di domande e riflessioni che voi dovrete gestire, rispondendo o ammettendo la vostra ignoranza. La sincerità i bambini l’apprezzano sempre. Inoltre, l’eco della lettura rimarrà nel bambino, che tornerà sull’argomento quando meno ve lo aspettate. E questo sarà un ottimo segno perché significherà che hanno capito che voi non vi sottraete nel prendervi carico dei loro dubbi e delle loro incertezze.

Ricordate: questi libri non vanno utilizzati nel momento acuto del problema, ma quando l’argomento si presenta, magari per aver sentito le difficoltà di altri, permettendo così al bambino o al ragazzo di strutturarsi nel caso dovesse affrontare in prima persona una condizione simile.

Il Viaggio della regina

di Beatrice Masini con illustrazioni di Gianni De Conno.
Edizioni Carthusia.

È autunno quando la Regina, felice mamma di 2 gemelli, è chiamata dal Mostro. La Regina non ha scelta, deve andare da lui. Inizia così un viaggio in cui la nostra protagonista si scontrerà con lui e, affrontando prove, freddo e stanchezza cercherà di tornare a casa.
Un albo delicato, con illustrazioni poetiche, che narra la malattia di un genitore attraverso una vera fiaba. Finale aperto, come la vita. L’albo è pensato per parlare di cancro – la Regina infatti perde i capelli a un certo punto della storia- ma in realtà usa il linguaggio universale della fiaba per parlare a grandi e piccini, aiutandoci ad aprire un dialogo sulle difficoltà che la vita ci impone di affrontare.    

 

Il paradiso di Anna


di Stian Hole tradotto da Bruno Berni.
Donzelli editore.

È una giornata triste, il papà chiama Anna per andare, ma lei si ferma a guardare il mondo e porta suo padre in un viaggio immaginario per ritrovare la mamma e pensarla in un posto felice a fare le cose che le piacevano e a dare una mano a Dio con il giardino. Il padre ringrazia Anna per il viaggio. Ora sono pronti ad andare. Le campane della chiesa hanno chiamato da un po’.

Un albo con illustrazioni molto particolari, come sempre nel caso di Hole. Un viaggio onirico che permette ad ognuno di noi di creare il proprio Paradiso, di parlare con “Dio” ma anche di viaggiare nel dolore del lutto in un modo del tutto diverso.

Jack e la morte

di Tim Bowley illustrato da Natalie Pudalov.
Edizioni Logos.

Il testo di Tim Bowley è basato su una fiaba britannica. La mamma di Jack è molto malata. La Morte si aggira nei dintorni. Ma Jack riesce a catturarla. La mamma migliora. Però senza la Morte il resto del mondo non può sopravvivere. Ne animali ne verdure possono essere mangiati perché non possono morire. Jack è così costretto a liberare la Morte: “Forse ora avrai compreso che non sono nemica della vita. Lei e io siamo due facce della stessa medaglia. Senza di me, la vita non esisterebbe”.

Testo a volte comico, illustrazioni un po’ cupe, a volte paurose, piene di simbologie, per un albo che la casa editrice consiglia dai 4 anni ma che in realtà è sconsigliabile non prima degli 8/10.

Ho lasciato la mia anima al vento

di Roxane Marie Galliez con le illustrazioni di Eric Puybaret, tradotto da Vivian Lamarque.
Emme Edizioni.

Di solito la prima perdita grande per un bambino è un nonno.
In questa poesia (più che un albo è davvero una poesia) un nonno parla al nipote per dirgli che lui ci sarà sempre, nell’aria e nei ricordi, che la vita continua. Nel ricordo di quello che fu e nella speranza di quello che sarà. Un modo dolce e tenero per affrontare una perdita. Da leggere quando la ferita non sarà più fresca. E da leggere da grandi per ricordarci che quello che ci lasciamo indietro, la nostra eredità, sono i momenti vissuti e non le cose. Uno di quei libri che possiamo chiamare “da comodino”, da riprendere in mano e leggere solo per il piacere di farlo, una carezza per l’anima.

Il catalogo dei giorni

di Luca Tortonini con le illustrazioni di Daniela Tieni.
Edizioni Kite.

La nostra vita è fatta di giorni tutti diversi, in alcuni viviamo con preoccupazione, a volte siamo felici, altri giorni vaghiamo nei ricordi. In questo meraviglioso albo possiamo vivere tanti giorni differenti, dal più felice al più triste, fermandoci a pensare oppure sorvolando. È un albo che si presta a tante letture, infinite, ma che aiuta a dire “io ci sono e posso solo immaginare come ti senti. Non so come parlare della tua perdita e non so se tu vuoi parlarne, ma io sono qua.” Attraverso le parole e le immagini di questo libro è possibile lasciare aperta una porta che la persona interessata può chiudere o spalancare senza mai pronunciare la fatidica parola “morte”. Libro immancabile in questo genere di testi.

Dopo

di Laurent Moreau.
Edizioni Orecchio Acerbo.

Prendete questo libro in mano. Un libro importante, bello, necessario. Che in poche parole vi fa vedere la vita. E quindi la morte.

Dopo quest’attimo non ci sarà più quest’attimo.”

In esso trovate la morte, con l’illustrazione di un uccellino morto. “Dopo la morte mi spaventa l’idea che non ci sia niente“.  Trovate l’attesa. Il pianto. La rabbia. Il silenzio. Un libro che chiude con “Dopo tutto be’, si vedrà… Prima di dopo c’è adesso!


Siete invitati a leggerlo oggi, domani. Prima che la vita vi costringa ad affrontare un lutto. Perché quando chiedete un libro per affrontare il lutto, beh… è tardi. Nel momento della profonda tristezza che ci avvolge quando vediamo la morte vicina a noi non possiamo leggere ai bambini libri con questa tematica. Perché sarebbe troppo. Ma possiamo preparare loro ad affrontarla. Sempre con la speranza nel futuro, perché la vita, nonostante tutto il dolore, continua. Ed è bella!  E bisogna viverla davvero, ogni giorno.

I libri sono stati consigliati da Ana Gutierrez che ringrazio per l’aiuto fornito nell’illustrare i diversi volumi in questo post e per le volte che accorre in soccorso quando mi serve un libro per ragazzi da utilizzare in biblioterapia.

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