Il 15 aprile del 1452 nasceva Leonardo da Vinci. È un compleanno che ricordo per due ragioni. La prima, la meno importante, è che dopo qualche giorno anch’io compio gli anni. La seconda nasce dal ricordo della magnifica esperienza vissuta in occasione del cinquecentenario della morte avvenuta nel 2019. Era l’era pre-covid e quelle conferenze artistico-letterarie (qui) create con Sabrina Baldanza mi sono rimaste nel cuore.
La nascita di un genio
Scrive Antonio Forcellino nel suo Leonardo. Genio senza pace:
La sera del 15 aprile 1452, nel minuscolo borgo di Vinci, non lontano da Firenze, i contadini si godevano i profumi della fioritura dei pruni e dei meli sparsi nell’aria dalla prima brezza notturna. In una delle casupole di pietra e mattoni, una giovane contadina, Caterina, sta per dare una luce un bambino a cui daranno il nome di Leonardo.
Alle dieci di sera (tre di notte allora) il tormento è finito, il bambino sta bene e le donne che l’accudiscono lo presentano al nonno, Antonio di Ser Piero da Vinci, notaio ottantenne di non grandissime fortune ma pur sempre il cittadino più benestante del borgo.
Non voglio parlare dell’indiscussa genialità di Leonardo, ma della magia in cui ci si può immergere leggendo libri che parlano di lui. Quando ho preparato La felicità di Leonardo, ho dovuto leggere tutta una serie i libri che lo riguardavano. Quello di Forcellino è senz’altro uno dei più prestigiosi perché unisce la parte narrativa a quella di storia dell’arte. Ma se da una parte la verità storica è essenziale, dall’altra la finzione letteraria ci permette di recuperare i sentimenti che poche prove storiche possono attestare. Servono, quindi, altri libri ancora.
Quando la finzione è la realtà
Se Antonio Forcellino è una certezza di competenza artistica e ricostruzione storica, per capire la parte più misteriosa di Leonardo serve un romanzo. I segni storici dei suoi sentimenti devono essere amplificati per essere a noi visibili. Tra i tanti libri letti, uno mi ha conquistato particolarmente ed è il libro di Bruno Nardini intitolato Vita di Leonardo. Pubblicato nel 1974, è ancora un libro splendido, con un piglio narrativo coinvolgente, pur mantenendo intatta la verità storica. Quando l’ho acquistato, non avevo capito che si trattava di un libro datato poiché è stato rieditato in una veste estetica di tutto rispetto e la bella scrittura non aveva nulla da invidiare (anzi!) a quelle contemporanee. Belle le descrizioni dei luoghi e delle persone, con riferimenti ai sentimenti, verosimili, di ognuna di loro.
Il marketing che copre il genio
Esattamente com’è successo per Dante, con il cinquecentenario della morte di Leonardo sono proliferate pubblicazioni di ogni tipo, spesso ammiccanti, rivolte a un pubblico generalista a cui “parlare alla pancia”. Quello stesso stile era stato realizzato nel 2003 con il Codice da Vinci di Dan Brown, ricordate? In modo indiretto Leonardo è irrotto nel romanzo con la sua presunta appartenenza ai Templari e a un miscuglio di altre cose. Con il cinquecentenario l’operazione è stata simile, sfruttando l’attrazione verso il lato più misterioso di Leonardo, diventando il principale strumento per attirare lettori a scapito di una visione più veritiera che, nella sua semplicità, non si adatta al marketing.
Non so se anche in questo caso c’è stata una questione di vendite, ma devo confessare che anche il libro di un autore che io apprezzo, com’è Marco Malvaldi, nel suo La misura dell’uomo ho trovato una visione di Leonardo poco verosimile considerando Leonardo un improbabile detective improvvisato. Nonostante questo, il libro dei pregi ce li ha, ovvero la descrizione della sua toscanità (pochissimo considerata in genere) e la visione del possibile rapporto con la madre Caterina durante il periodo milanese, a mio avviso molto più importante di tanto altro.
Per parlare dei libri veramente discutibili ci sarebbe da fare una lista molto lunga, ma credo che dilungarsi su questo non valga la pena. Meglio ragionare su quelli belli da leggere.
I migliori libri su Leonardo da Vinci
Vi garantisco che leggendo della vita di Leonardo vi sarà possibile fare amicizia con lui. 480 anni sono tanti da portare sulle spalle, ma la sua vitalità è ancora intatta e i suoi libri ce ne danno testimonianza. Cercateli e leggeteli. E non serve aggiungere nulla alla sua vita per restarne affascinati.
Volete qualche consiglio di lettura? Ecco alcuni dei libri più belli su di lui:
Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro;
La misura dell’uomo di Marco Malvaldi;
Vita di Leonardo di Bruno Nardini;
Leonardo da Vinci di Walter Isaacson;
Gli ultimi giorni di Leonardo di Antonio Forcellino;
Leonardo. Genio senza pace di Antonio Forcellino.
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