Ogni anno Roald Dahl, il famosissimo scrittore per bambini, viene festeggiato nel giorno della sua nascita, avvenuta il 13 settembre del 1916 a Llandalf, un paesino del Regno Unito (qui il Roald Dahl Day in Gran Bretagna).
Credo che non esista bambino che non abbia letto o gli sia stato letto un suo libro, oppure che non abbia visto un film tratto da qualcuno dei suoi capolavori. In Italia non si capisce per quale motivo non esista una ricorrenza uguale per il nostro Gianni Rodari, ma tant’è. In attesa che qualcuno s’illumini su questo, godiamoci questa giornata dedicata ai bambini e per coloro che lo sono stati, uniti dalle storie del grande Dahl.
Roald Dahl e le sue storie
La letteratura di Roald Dahl ha delle caratteristiche proprie. Non è un caso che sia considerato un grande. La sua non è solo una letteratura per allietare i bambini, ma si focalizza sul loro vissuto e li aiuta ad osservare il mondo con uno spirito critico. In molte delle sue storie gli adulti sono fortemente criticati. Spesso sono genitori che i bambini possono confrontare con i propri. Dahl non è stato immune da giudizi aspri. La sua è una scrittura molto originale e non utilizza un prototipo per i personaggi che popolano i diversi libri, ma ne crea continuamente di nuovi, sempre divertenti e sorprendenti.
La scoperta di Roald Dahl
Ho scoperto Roald Dahl in due momenti diversi: quando sceglievo libri da leggere ai miei figli e in università, lavorando in un gruppo che si occupava di lettura espressiva a voce alta (qui un vecchissimo post del tempo, in cui ne accennavo). I ragazzi con cui operavo erano poco più che ventenni mentre io stavo andando verso i quaranta. Furono loro che, dovendo scegliere delle letture, talvolta portavano proprio Roald Dahl, compagno d’infanzia mai dimenticato. Forse è proprio questo che caratterizza Dahl: non allieta solo i bambini, ma rimane nel tempo anche nei cuori adulti.
I miei Dahl preferiti
Tutti conoscono Matilde, non fosse altro per il fatto di essere proposta molto spesso a scuola. Confesso che la signora Felpa, la bibliotecaria, è un personaggio che ricordo ancora con tenerezza e in cui mi piace identificarmi.
Il primo libro che ho letto ai miei figli è stato Gli sporcelli. Inutile dire che le letture serali si dilungavano tra risa e inorridimento per certi scherzi che i due coniugi si facevano, uno per tutti l’occhio di vetro che la signora Sporcelli aveva messo nella bevanda del marito.
Negli anni che leggevo nelle librerie per i bambini, ho utilizzato tantissimo La magica medicina, che li teneva incollati al loro posto, sempre dispiaciuti per non aver avuto il tempo di finirlo. È anche una di quelle letture da consigliare ai lettori in erba quando cominciano a leggere autonomamente.
Inutile citare gli altri più conosciuti e resi famosi dai film: sono anche loro dei capolavori.
Festeggiare non solo con Roald
Credo che se vogliamo festeggiare degnamente il giorno dedicato a Roald Dahl sia importante recuperare i suoi libri, ma non solo. Considero fondamentale la letteratura per l’infanzia in generale, quella che non consumi e poi dimentichi, ma che desideri rileggere continuamente. Proponiamo ai bambini libri di Dahl insieme ad altri (come Lindgren di cui parlo qui). Perché festeggiare un autore significa fare onore a tutti i libri, ognuno con le loro caratteristiche e i loro pregi.
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