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Libri per l’infanzia e l’adolescenza per gli adulti?

In questo periodo mi sto immergendo su più fronti nella letteratura per l’infanzia e l’adolescenza. Mi rendo sempre più conto di quanto questo genere di libri possa essere adatto anche agli adulti, soprattutto in biblioterapia. Purtroppo questa cosa è poco considerata perché c’è alla base un grande inganno, che vede classificare i libri in base all’età, rendendo meno accessibili questi libri. Ecco perché.

Quando l’editoria inganna il lettore

Le logiche delle case editrici sono logiche di mercato. Vendere significa sviluppare strategie che invoglino l’acquisto e questo può essere fatto in tanti modi, anche a scapito della qualità. Il problema della letteratura commerciale (o letteratura di consumo) è noto e sappiamo bene quanto questo incida sul benessere del lettore. Soprattutto, incide sulla bibliodiversità (qui per saperne di più), ovvero la possibilità di accedere a tanti tipi diversi di scrittura e renderci sempre più capaci di apprezzare libri più complessi. Ma questo è solo uno dei limiti imposti dalle logiche di vendita. Un altro problema è la rigida suddivisione per età della letteratura. Se per il mercato questo è funzionale a indirizzare in modo preciso gli acquisti, l’effetto collaterale è che i lettori si vedono privati della possibilità di intercettare letteratura che potrebbe interessare anche loro.

Quando l’età non conta

Esattamente come siamo condizionati dalle copertine dei libri, altrettanto lo siamo quando gli scaffali li suddividono per età. Addirittura ci troviamo di fronte a generi letterari che vengono chiamati anch’essi per età, come il genere young adult (qui per saperne di più) e questo rende più complesso che gli adulti vi accedano. Naturalmente stiamo parlando della possibilità di usufruire di letteratura di qualità e già questo di per sé non è facile. Infatti, la suddivisione per età è utile all’editoria per generare libri sempre più vicini alle questioni che riguardano quel tipo di pubblico, cercando di fidelizzarlo non con un tipo di scrittura stimolante, ma cercando di parlare di argomenti che li interessano, spesso a scapito della bellezza del testo. Ma non dimentichiamo che anche l’aspetto estetico della scrittura gioca un ruolo fondamentale nelle dinamiche di lettura, come in quelle di biblioterapia.

Individuare le perle

Quando l’editoria non ci aiuta, siamo noi lettori a dover cambiare. È normale che le nostre scelte di lettura siano condotte nell’alveo dei libri per adulti. Eppure possiamo non rinunciare a trovare libri splendidi che si trovano negli scaffali della letteratura per adolescenti e giovani adulti. Ma come trovare queste perle? Le strade principali sono due: i consigli di lettori che sono stati capaci di superare l’ostacolo del genere per età e la consultazione di un librario indipendente. Senza nulla togliere alle grandi catene, sono i piccoli librai a essere in grado di indicarci libri di questo genere perché meno influenzati dalle logiche di vendita più spinte e meno etiche.

Sì, perché se nelle grandi catene c’è sempre un titolo da far comprare ai clienti, i librai indipendenti agiscono invece su un orizzonte più ampio, dove la mission è creare lettori consapevoli, desiderosi di trovare libri speciali e non libri famosi. Anche quando si trovano tra gli scaffali destinati ai più giovani.

La letteratura per immagini

Aprirsi ai generi letterari destinati, in teoria, ai più giovani, significa anche avvicinarsi a generi letterari a noi sconosciuti. Parlo di tutto quello che viene narrato attraverso le immagini o attraverso le immagini con una porzione di testo: graphic novel, silent books, albi illustrati, manga, libri d’artista. È un mondo affascinante, che può essere scoperto piano piano e che ci apre nuove prospettive. Soprattutto per noi attempati, che da piccoli siamo stati abituati a sentirci lettori veri solo se il nostro libro era privo di immagini, oggi ci possiamo immergere in nuove modalità di fruire la narrazione. E vi garantisco che troverete opere che vi sorprenderanno e vi entusiasmeranno.
Ci domandiamo spesso come possiamo capire meglio le nuove generazioni: perché non partire leggendo quello che leggono? Scopriremo come sono fatti loro e un po’ meglio come siamo fatti noi.

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