Preparativi d'autunno

Preparativi d’autunno (in primavera)

Cosa fa chi si occupa di biblioterapia in primavera? Si dà ai preparativi d’autunno. Sì, perché esattamente come per la programmazione di altri ambiti è necessario programmare. E non intendo dire che i preparativi d’autunno in primavera servono perché in estate andrò due mesi in ferie, tutt’altro. L’estate sarà piena di lavoro, parte del quale orientato a preparare l’autunno: ecco come.

Attività prettamente estive

Tutti i fine settimana di luglio e della prima settimana di agosto saranno dedicate al Master in biblioterapia. Quest’anno sarà particolarmente intenso perché gli studenti sono un numero maggiore della scorsa estate e necessitano di essere seguiti per un lasso di tempo maggiore. Non salteremo neppure un fine settimana e immagino che lavoreremo nell’afa più assoluta com’è accaduto lo scorso anno. Quindici ore di attività in due giorni non sono poche, ma so già che sarà per loro e per me una bella esperienza: io li conoscerò meglio di persona (questo fine settimana li incontrerò fisicamente per la prima volta) e loro costituiranno un vero e proprio gruppo, di quelli necessari per svolgere un percorso formativo completo e appagante. Sarà bello, ma faticoso, soprattutto perché in questi mesi a Verona la viabilità è modificata per la costruzione della tramvia e muoversi con l’auto è un delirio.

Preparazione per l’autunno

Se i fine settimana saranno dedicati alle lezioni e al tutoraggio delle attività, gli altri giorni della settimana mi serviranno per organizzare le attività autunnali del master, per dedicarmi allo studio e alla scrittura, e per leggere in funzione dei laboratori e delle attività che già ora sto fissando. In questi giorni sono alle prese con il calendario e non vorrei finire come questa primavera che ho riempito tutti i giorni lasciandomi prendere la mano, così da fissare impegni anche nella settimana di ferie in cui era a casa mia moglie. E come potete immaginare non ne è stata felice.

Novità per l’autunno

Il bello di lavorare la primavera per l’autunno sta nel fatto che possiamo immaginarlo. Posso provare a descrivere che attività proporrò e questo è di grande aiuto nella fase creativa necessaria in questo momento. Lavorare con anticipo significa programmare e condividere le idee. In questo modo c’è un ampio margine di miglioramento. Mi piace condividere ciò che faccio perché in questo modo ho la possibilità di ricevere le critiche necessarie o i suggerimenti per rendere migliore il prodotto finale.
Credo avrete visto che ho ripreso su Instagram @biblioterapiaitaliana le dirette chiamate Non più di mezz’ora. In autunno vorrei riproporle, senza cadenza, ma mantenendo una certa continuità. Poi vorrei tornare con qualche corso online. Purtroppo nel 2023 non mi è stato possibile dedicarmi a questo per mancanza di tempo, ma vorrei rimediare. Mi piace riunire persone così lontane tra loro fisicamente, ma così vicine per il loro amore per i libri. Ci sono poi tutte le attività che mi sono richieste dai committenti, che non menziono perché non sono aperte al pubblico. Infine, c’è Natale. Potete credere che già ci sto pensando? Ebbene sì.

Per concludere

Se a qualcuno fosse venuta l’idea che la vita di un biblioterapista sia senza impegni, credo che ora si ricrederà. Ma anche se è impegnativa, io ne sono contento. A fine mese saranno tre anni che ho lasciato il lavoro all’ospedale per dedicarmi a tempo pieno alla biblioterapia diventando da dipendente statale a partita iva. Pentito? Proprio no!

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