La primavera è la stagione della rinascita. È un momento in cui lo sbocciare della natura ci aiuta a sollecitare anche la nostra di rinascita: dall’inverno, dall’oscurità delle giornate così corte, dal tempo che sembra dilatarsi. Tutto questo è il preambolo per parlare di rinascite ben più importanti: quelle verso la vita. È possibile rinascere a ogni età. Non è cosa semplice e neppure indolore. Eppure ognuno di noi, ad un certo punto della propria esistenza, può capire che ciò che ha vissuto fino a quel momento non basta più o non è mai bastato. Quello è il momento in cui si viene al mondo ancora una volta. Non è facile capirlo. E per questo abbiamo splendidi libri che ci possono aiutare.
Per giovanissimi che pensano di essere i peggiori

La penna di Ferrara, per tutte le età, ma mai banale, racconta di Angelo, un ragazzino immaturo, quasi cinico, sempre alla ricerca di un guaio da combinare e mai un’idea da realizzare. Finché i risultati del suo ultimo misfatto lo portano in una comunità gestita da don Costantino, un sacerdote dalle capacità educative in grado di guardare oltre le apparenze. Perché ogni volta che Angelo sentiva di essere cattivo e di non saper far altro che continuare ad esserlo, non aveva mai avuto un adulto in grado di aiutarlo a cambiare prospettiva e vedere per sé una vita differente.
Per ragazzi che hanno paura del fallimento
È grazie agli errori e ai fallimenti che è possibile rinascere e reinventarsi. È questo che Enrico Galiano, professore alla scuola secondaria di primo grado e scrittore ormai noto, cerca di spiegare. E lo fa partendo da sé stesso, mostrando lati positivi della sua vita che oggi, guardando indietro, gli è possibile capire che derivavano dai tanti errori commessi. In una società in cui i social ci mostrano persone sempre felici e bellissime, sentirsi inadeguati e sbagliati diventa una condizione di frustrazione e convince i ragazzi di non essere all’altezza. Ma la verità è che tutti devono passare per la strada dell’esperienza e del fallimento, che significa cadere e scoprire che da terra c’è un punto di vista nuovo in grado di far cambiare la nostra vita.

Per coloro che nascono in un corpo sbagliato e per chi non lo capisce

Francesco Cicconetti è attualmente un recensore di libri su Instagram (@letteralmehths), ma su questo social nasce come giovane trans che racconta la sua transizione. Nel libro lo trasmette scrivendo davvero con il cuore, descrivendosi fin dalla più tenera età, biologicamente femmina, ma già maschio in attesa di allineare biologia e anima.
La sua rinascita è tra le più difficili da vivere e anche da descrivere. Cicconetti ci riesce in modo esemplare aiutando non solo chi vive una situazione simile a comprendersi meglio, ma anche spiegando efficacemente la questione a chi fatica a capire il vissuto delle persone trans in modo efficace e sincero. La sua storia ci ricorda come le persone che ci stanno intorno possono fare la differenza nel rinascere, anche quelle incontrate per caso e per poco.
Per chi desidera capire il lutto e la possibilità di ricominciare
Una cosa che non si fa mai in biblioterapia (salvo casi particolarissimi) è consigliare un libro riguardante il lutto e la morte a coloro che lo stanno vivendo. È invece consigliato a tutti noi affrontare la questione perché i libri su questo argomento sono utili quando non sentiamo l’acutezza di questo dolore, così possiamo prepararci a un evento che nella vita di ognuno di noi è inevitabile.
La protagonista del libro è Amande, una donna che ha perso il marito e un figlio ancora in grembo. In preda alla disperazione più assoluta, usa le poche forze che le rimangono per isolarsi in una casa in periferia, attorniata da un grande giardino. In questa casa trova un quaderno lasciato dall’inquilina precedente, che fornisce indicazioni precise per la cura del giardino. E così, Amande fa l’unica cosa che riesce: seguire le indicazioni e occuparsi del giardino. Poco a poco inizia in questo modo a compiere i primi passi per dare il giusto posto al proprio dolore.

Conclusioni
La rinascita è possibile a ogni età. In questo elenco mancano libri che raccontino di coloro che hanno superato i cinquanta, ma anche i sessanta e i settant’anni e hanno saputo rinascere. Non c’è età per ricominciare e per quanto la vita possa essere stata dura e ingiusta, non è mai troppo tardi per essere felici.
* Questo scritto fa parte dei post dedicati alla biblioterapia che pubblichiamo a tre voci:
Ana Gutierrez, Irene Monge ed io ogni mese affrontiamo un argomento cercando di parlare ognuno attraverso la propria visione. Questo mese (gennaio) è dedicato alla rinascita.
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