Lo shopping nelle librerie in questo periodo ha dell’incredibile: sembra che non esistano altro che libri rossi e con il Natale come argomento. Non si contano poi le uscite nel periodo natalizio come lancio di ogni genere di volume. Ma si sa, durante le feste circola più denaro e anche il settore commerciale dei libri non fa eccezione. Nulla di male. C’è solo un problema: in libreria non puoi acquistare tutto quello che vuoi.
I libri nascosti
Nei primi giorni di dicembre, prima dell’assalto ai negozi di questi giorni, sono stato in una libreria per acquistare una copia del libro di Erri De Luca In nome della madre, diventato ormai un classico natalizio. Ero in stazione a Verona e con mio sconcerto la commessa mi dice di non averlo. Mi dico che è un caso, che le tante richieste hanno esaurito le scorte. Prendo quindi il mio treno, arrivo a Milano e vado nella prima libreria che incontro sulla mia strada. La domanda è la medesima e medesima è la risposta: il libro non è disponibile.
Mi guardo attorno. È straripante di nuove edizioni. Il Natale giganteggia e le nuove edizioni la fanno da padrona. Mi imbatto anche in una commessa che vuole convincere un cliente a sostituire l’acquisto scelto con un libro che lei gli sta illustrando come qualcosa di ben superiore a quello che sta impacchettando, certamente il libro che il negozio ha deciso debba vendere un certo numero di copie. Vedo il cliente tentennare e non ho dubbi di come andrà a finire: acquisterà anche il libro consigliato, la commessa è davvero brava nel convincimento in atto.
La difficoltà di leggere libri fuori dal mercato
Sono anni che i libri da me acquistati non li trovo in libreria se non ordinandoli appositamente. A scaffale non ci sono mai. Soprattutto nelle librerie di catena. C’è una spinta enorme a incanalare il pubblico dei lettori ad acquistare le ultime pubblicazioni. Gli scaffali sono pieni di libri freschi di stampa, usciti non dopo sei mesi fa. Qualche mensola espone i classici e solo una parte.
Ci sono edizioni di libri che sono introvabili, la ristampa sembra un peccato mortale. Spero da tempo immemore che rieditino Non c’è nave che possa come un libro, albo illustrato con poesie scelte di Emily Dickinson e non dubito che sarebbe venduto, non fosse altro per la pubblicità che io faccio a questo volume. Ma sembra che l’editoria sia ostinatamente concentrata a sfornare nuove opere che in non pochi casi sono di dubbia qualità.
Si narra negli ambienti di grandi quantità di volumi mandati al macero visto che gli invenduti poi non possono più trovare spazio nelle librerie, dato che sugli scaffali spetta alle nuovissime edizioni il posto d’onore. Foreste amazzoniche abbattute per nulla.
Cosa leggere a Natale
Poco importa tutto ciò che sta dietro il mondo dell’editoria, noi lettori leggiamo tutto l’anno e le feste di Natale sono il periodo in cui ritagliarci del tempo in più per leggere. E approfittiamo per farci regalare libri, non disdegniamo regalarne, ma la prima opzione la preferiamo.
Quanto è piena la vostra wishlist dei libri? La mia, nel momento in cui scrivo, contiene 417 titoli. So che è una follia, quando la scorro mi rendo conto che ci sono libri di cui non ricordo neppure il motivo per cui l’ho inserito, ma fa lo stesso: un motivo c’è di sicuro e se qualcuno mi chiede che libro potrebbe regalarmi pesco il titolo da lì.
Per le letture di Natale, in realtà non mi dedico mai al genere natalizio, salvo quando mi viene chiesto per lavoro. In questo momento sto terminando Longbourn House di Jo Baker, che narra la vicenda della servitù in casa Bennet di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, permettendomi così di godermi un romanzo che mi sta piacendo e allo stesso tempo preparare una lettura aggiuntiva al mio Gruppo Jane Austen iniziato a dicembre. Intanto attendo Natale, tra i doni che riceverò ci sarà senz’altro qualche libro e se sarò sufficientemente veloce riuscirò a leggerne uno entro la fine dell’anno.
Conclusioni
Natale, di cui non sono un grande fan, è arrivato, più succulenta sarà la fine dell’anno: tempo di bilanci e di riflessioni, così come di propositi per l’anno nuovo. Libri da leggere, attività di biblioterapia da programmare e formazione da realizzare. Ma di questo vi parlerò nell’ultimo post dell’anno.
LEGGI ANCHE IL NATALE DI BIBLIOTERAPIA ITALIANA