Uno strumento interessante da utilizzare in biblioterapia è il manga. Uno studio giapponese (qui) ha misurato l’efficacia di un manga disegnato per favorire, nei giovani affetti da sindrome metabolica, una sana attività fisica e un buon regime alimentare. Ciò indica come la narrazione disegnata in un particolare modo possa essere accolta favorevolmente.
In questo specifico caso si è costruito appositamente uno strumento per raggiungere l’obiettivo. Solitamente, invece, si sceglie il materiale narrativo tra quelli già disponibili. Mi è capitato di farlo utilizzando la Divina Commedia disegnata come manga da Go Nagai (qui). Effettivamente il linguaggio dei tre volumi mi ha messo a un livello comunicativo paritario con la mia giovane paziente in ospedale, permettendomi poi di spostarmi sulle argomentazioni necessarie per raggiungere il mio obiettivo.
Sto osservando con interesse un manga, divenuto anche un manga animato, che negli ultimi anni ha spopolato. Sto parlando dell’Attacco dei giganti di Hajime Isayama. La storia ruota attorno a un periodo storico in cui l’umanità si è rifugiata dentro alte mura per difendersi dai giganti che popolano il mondo esterno e che si nutrono di esseri umani. L’ambientazione è medievaleggiante e futuristica allo stesso tempo. I caratteri dei personaggi sono ben caratterizzati e il circolo delle emozioni è notevole.
Non l’ho ancora studiato tutto, in realtà mi sono appena affacciato a questo mondo, complice mio figlio che mi ha suggerito di vedere la serie animata e leggere i manga. Vedendo il suo ardore nel parlarne mi ha però fornito un interessante elemento: questo strumento può essere utilizzato con risultati potenziali molto buoni con coloro che ne sono appassionati.
La saga è nata nel 2009 generando un successo incredibile. E’ atteso in questo 2021 la conclusione della storia. Si chiude quindi un periodo di attesa (qui l’articolo sugli effetti dei libri prima, durante e dopo la lettura) ed entusiasmo per questa narrazione lunga dodici anni. Per celebrare tale ricorrenza è stato creata una tiratura limitata di un manga a misura di gigante: 101×71,5 centimetri per un peso di 13,7 chilogrammi. Un oggetto di culto più che un libro e questo ci indica una volta di più quanto può catturare questo tipo di lettura e quanto si potrebbe fare in biblioterapia tenendone conto, considerando che ci permetterebbe di raggiungere un gruppo non certo facile che è quello degli adolescenti e giovani.