Il realismo sporco è una sotto-categoria del minimalismo letterario. Coniato da Bill Bufford tra gli anni Settanta e Ottanta, il termine realismo sporco indica quella corrette letteraria percorsa da scrittori che descrivono la quotidianità, anche negli aspetti più banali, utilizzando un linguaggio affatto poetico e talvolta scurrile ed esplicito. I personaggi e le situazioni descritte sono spesso squallidi. Gli scrittori del realismo sporco utilizzano una scrittura piana, senza metafore e monologhi interiori, lasciando che la semplicità e la crudezza delle situazioni traghettino il messaggio dell’opera.
Bukowski è certamente l’appartenente per eccellenza a questa categoria. Con lui Craver, Ford e Wolff, tutti statunitensi. In sud-America vi sono Gutierrez e Viscarra. Non è sempre chiaro chi può essere ascritto a questa corrente.

Iscriviti alla newsletter

puoi disiscriverti quando vuoi

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi