Juhani Ihanus, PhD, Professore a contratto di Psicologia culturale (Università di Helsinki), Educazione all’arte e Psicologia dell’arte (Università di Aalto), Docente senior in Psicologia (Università aperta dell’Università di Helsinki), poeta, scrittore e saggista. È responsabile scientifico di numerosi programmi di formazione continua in Biblio/poetry therapy. Ha co-fondato l’Associazione finlandese per Biblio / Poetry Therapy, la prima organizzazione del genere in Europa. È membro dell’Editorial Board of The Arts in Psychotherapy, Journal of Poetry Therapy, Journal of Psychohistory and Scriptum: Creative Writing Studies, Co-Redattore capo di Psykoterapia e revisore di numerose riviste. Ihanus è autore di oltre 450 pubblicazioni sia scientifiche che letterarie, tra cui libri, capitoli di libri, articoli, saggi, poesie, aforismi e recensioni. Il suo ultimo libro scientifico è Transformative Words: Writing Otherness and Identities (2019), e le sue ultime opere poetiche e aforistiche sono On the Road to Narva the Kabbalist (2013), On the Edge: Aphorisms (2015) e The Birch and the Steam: 100 Finnish Sauna Poems, Proverbs and Aphorisms (2017).
Quando e come hai iniziato a lavorare con la biblioterapia?
La mia relazione con la biblioterapia è iniziata già alla fine degli anni ’70 quando, come studente all’università di Helsinki, mi sono imbattuto in opere americane di biblioterapia e terapia poetica. Sono diventato entusiasta della possibilità di combinare le aree della letteratura con la psicologia umana. Ho anche co-fondato l’Associazione finlandese per Biblio / Poetry Therapy (questo termine può essere tradotto come Biblioterapia e poesia-terapia congiunti, nomenclatura molto usata negli Stati Uniti n.d.t) nel 1981, seconda solo all’omonima associazione americana. Il mio viaggio in questo eccitante campo continua ancora oggi.
Raccontaci come usi i libri e la narrazione nelle tue attività?
Ho usato libri, lettura, narrazione e scrittura con diversi gruppi e workshop in contesti clinici, pedagogici e di auto-sviluppo. I partecipanti hanno spesso confermato la loro esperienza sugli effetti benefici del processo di Biblio/poetry therapy nel migliorare lo sviluppo personale e il benessere. Confido che possiamo iniziare a crescere trovando le nostre parole e quelle degli altri. Condividendo e interrogandoci sul tesoro delle immagini e dei significati delle nostre parole, possiamo raggiungere e adottare panorami imprevisti per i cambiamenti creativi nella nostra vita.
In Finlandia, spesso combiniamo la lettura e la scrittura terapeutiche e altre arti espressive. L’obiettivo è quello di esprimere, chiarire e riflettere sulle diverse dimensioni dell’esperienza, e di leggere e scrivere nei regni non detti, nelle storie e ricordi personali e collettivi che sono stati messi a tacere, repressi e nascosti.
Oltre al mio insegnamento accademico e alla mia ricerca, ho ricoperto il ruolo di capo scientifico nei programmi di formazione finlandese di Biblio/poetry therapy attraverso i quali oltre 100 partecipanti hanno studiato e acquisito competenze nell’applicazione della Biblio/poetry therapy nelle proprie aree di lavoro.
Quali sono i tuoi piani per il futuro?
Continuerò a scrivere su molti argomenti, anche sulla Biblio/poetry therapy. Il mio ultimo libro in quest’area è Transformative Words: Writing Otherness and Identities (New York: Nova Science Publishers, 2019). In questo lavoro ho affrontato le funzioni trasformative di parole, letteratura, scrittura, narrazione e creazione di significati condivisibili. Intendo concentrarmi maggiormente sulla lettura terapeutica, mentre co-redigo una raccolta di articoli in cui esperti di studi letterari e culturali, psicologia, neuroscienze e scrivo sui vari aspetti della lettura per promuovere la salute, le risorse umane e individuali, comuni e per il benessere culturale. Oltre a ciò, formerò nuovi professionisti nei programmi di educazione continua della Biblio/poetry therapy.
Juhani Ihanus, PhD, Adjunct Professor of Cultural Psychology (University of Helsinki), of Art Education and Art Psychology (Aalto University), Senior Lecturer in Psychology (Open University of the University of Helsinki), poet, writer, and essayist. He is a scientific chief of several continuing education training programs in biblio/poetry therapy. He co-founded the Finnish Association for Biblio/Poetry Therapy, the first such organization in Europe. He is a member of the Editorial Board of The Arts in Psychotherapy, Journal of Poetry Therapy, Journal of Psychohistory and Scriptum: Creative Writing Studies, a Co-Editor-in-Chief of Psykoterapia, and a reviewer of several journals. Ihanus is an author for over 450 both scientific and literary publications, including books, book chapters, articles, essays, poems, aphorisms and reviews. His latest scientific book is Transformative Words: Writing Otherness and Identities (2019), and his latest poetical and aphoristic works are On the Road to Narva the Kabbalist (2013), On the Edge: Aphorisms (2015), and The Birch and the Steam: 100 Finnish Sauna Poems, Proverbs and Aphorisms (2017).
When and how did you start working with bibliotherapy?
My relationship with bibliotherapy started already at the end of the 1970s when, as a student at the University of Helsinki, I came across mostly American works on bibliotherapy and poetry therapy. I became enthusiastic with the possibility of combining the areas of literature and human psychology. I also co-founded the Finnish Association for Biblio/Poetry Therapy in 1981, second after the American association. My journey in this exciting field has continued ever since.
Tell us how you use books and storytelling in your activities?
I have used books, reading, storytelling and writing with different groups and workshops in clinical, pedagogical and self-development contexts. Participants have often confirmed their experience about the beneficial effects of the biblio/poetry therapy process in enhancing personal development and well-being. I trust that we can start to grow through finding our own and others’ words. By sharing, and wondering about, the treasury of the images and meanings of our words, we may reach out and adopt unforeseen vistas for creative changes in our lives.
In Finland, we often combine therapeutic reading and writing, and other expressive arts. The aim is to express, elucidate and reflect on the different dimensions of experiencing, and to read and write into the unspoken realms, into the personal and collective histories and memories that have been silenced, suppressed and hidden.
In addition to my academic teaching and research, I have acted as a scientific chief in the Finnish biblio/poetry therapy training programs through which over 100 participants have studied and gained skills in applying biblio/poetry therapy in their own work areas.
What are your plans for the future?
I will continue to write about many subjects, also about biblio/poetry therapy. My latest book in this area is Transformative Words: Writing Otherness and Identities (New York: Nova Science Publishers, 2019). In that work, I tackled the transformative functions of words, literature, writing, storytelling and shareable meaning making. I intend to concentrate more on therapeutic reading, while I co-edit a collection of articles in which experts from literary and cultural studies, psychology, neuroscience and write about the various aspects of reading for promoting health, human resources and individual, communal and cultural well-being. Besides that, I will train new professionals in the continuing education programs of biblio/poetry therapy.