Hitler definì l’arte contemporanea come “degenerata”. Il termine attraversò il periodo nazista, ma rimase nel tempo come il simbolo del disprezzo per la libertà di espressione (e non solo). L’arte degenerata è qui lo stimolo iniziale per parlare non solo di arte, ma soprattutto di coloro che per salvarla dalla follia nazista rischiarono la vita. Io e Sabrina Baldanza permetteremo con questo format artistico-letterario (5 incontri) una riflessione sugli aspetti meno conosciuti di uno dei periodi più bui della Storia. Un modo diverso per ricordare la Shoah e parlare di libertà in ogni sua forma.
PROGRAMMA
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- L’oscurantismo dovuto alle dittature del Novecento si è manifestato non solo con la riduzione delle libertà dei cittadini, ma anche con il “maltrattamento” dell’arte. Nella Germania nazista Hitler organizzò una mostra di quella che chiamò “Arte degenerata”, così che la gente la potesse confrontare con quella tradizionale, che lui considerava migliore. Dava per scontato che anche per gli altri dovesse essere lo stesso. Ma la realtà fu ben diversa. Ciò che subirono le opere d’arte fu anche di essere trafugate, rubate e smerciate in modo illegale e antietico. Ma ci fu, anche in Italia, chi si impegnò, mettendo a repentaglio la propria vita, per nascondere un patrimonio artistico che rischiava di essere sottratto e mai più recuperato, rubando ai posteri il diritto di utilizzarlo.
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- L’approccio del corso sarà narrativo e storico. Marco Dalla Valle racconterà, attraverso brani tratti da diversi libri, le biografie dei protagonisti e i fatti. Sabrina Baldanza si occuperà di spiegare le diverse opere d’arte da un punto di vista storico e stilistico. Il corso sarà composto da cinque incontri in cui si alterneranno i due docenti. La quinta lezione sarà tenuta da entrambi attraverso un approccio corale conclusivo.
Programma delle lezioni
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- – L’arte degenerata e il furto di opere d’arte (Marco Dalla Valle);
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- – Vienna e Monaco: da Klimt agli artisti “degenerati”. Tutta la memoria del mondo (Sabrina Baldanza);
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- – Storia di un’eroina dell’arte: Fernanda Wittgens a Milano (Marco Dalla Valle);
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- – Il Ghetto di Venezia: la memoria come avvertimento e apertura alla diversità. Il racconto di Sara. (Sabrina Baldanza);
- – Quando l’Arte sconfigge il Male: storie di vita e di libertà (Sabrina Baldanza e Marco Dalla Valle).
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Edizioni in corso
Università Popolare di Sona
25 marzo – 1, 8, 15, 22 aprile 2020. Qui il programma e le modalità d’iscrizione. TRASFERITO ONLINE
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