Fondatore di questo sito ed esperto di biblioterapia, lavora in ospedale con i suoi pazienti e fuori con i suoi libri. Ha voluto questa sezione internazionale di Biblioterapia perché crede che solo mostrando all’Italia quanto importante sia all’estero sia possibile renderla credibile laddove invece viene considerata solo un orpello.
Quando e come hai cominciato a svolgere la tua attività?
Nel 2010 mi sono laureato in Lettere moderne all’Università di Verona con il preciso scopo di studiare e praticare la Biblioterapia. Lavoravo da quindici anni come infermiere e da grande appassionato di lettura avevo intuito che leggere potesse essere in qualche modo terapeutico. E per scoprirlo ho deciso di rimettermi a studiare. Le mie tesi di laurea si sono svolte su questo argomento, permettendomi di scoprire che la Biblioterapia aveva più di un secolo di storia e che già in molti paesi era stata sperimentata. A ottobre del 2010 ho tenuto il mio primo corso di Biblioterapia per la crescita personale. Da allora non mi sono più fermato.
Spiegaci come utilizzi nelle tue attività i libri e la narrazione in generale.
Utilizzo la Biblioterapia dello sviluppo, trattando la parte sana delle persone e cercando di rafforzare le loro potenzialità. Questo accade nei gruppi che conduco, ma anche in ospedale, dove da infermiere offro libri ai miei pazienti e talvolta riesco a portare anche la Biblioterapia laddove è possibile. Utilizzo anche la lettura insieme con la musica, collaborando con Emiliano Martinelli, arpista e cantante, che ho conosciuto all’università. La musica e la lettura insieme sono uno strumento incredibile. Nell’ultimo anno ho cominciato a lavorare fondendo narrazione e arte con l’aiuto di Sabrina Baldanza, storica dell’arte, con cui sto portando in giro un format su Leonardo da Vinci. I libri sono uno strumento incredibile, che può essere utilizzato in una infinità di modi.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Voglio continuare ad alimentare BiblioterapiaItaliana.com per diffondere la Biblioterapia ovunque. Mi piacerebbe anche lavorare maggiormente nelle scuole, dove strumenti atipici come la Biblioterapia sono malvisti. Sogno anche un’esperienza all’estero e la creazione di centro di formazione per futuri biblioterapisti. Non ultimo, il desiderio di utilizzare i libri di Harry Potter in laboratori per adulti.
Per maggiori informazioni: marcodallavalle71@gmail.com
www.biblioterapiaitaliana.com
Founder of this site and bibliotherapy expert, he works in the hospital with his patients and outside with his books. He wanted this international section of Bibliotherapy because he believes that only by showing Italy how important it is abroad is it possible to make it credible where instead it is considered only a tinsel.
When and how did you start working?
In 2010 I graduated in Modern Literature at the University of Verona with the express purpose of studying and practicing Bibliotherapy. I had been working as a nurse for fifteen years and as a great lover of reading I had realized that reading could be in some way therapeutic. And to find out, I decided to start studying again. My dissertations were held on this topic, allowing me to discover that the Bibliotherapy had more than a century of history and that it had already been tested in many countries. In October 2010 I held my first course in Bibliotherapy for personal growth. I haven’t stopped since.
Tell us how you use books and storytelling in general in your activities.
I use the Bibliotherapy of development, treating the healthy part of people and trying to strengthen their potential. This happens in the groups I lead, but also in the hospital, where as a nurse I offer books to my patients and sometimes I can also bring the Bibliotherapy where possible. I also use reading together with music, collaborating with Emiliano Martinelli, harpist and singer, whom I met at university. Music and reading together are an incredible tool. In the last year I started working by merging narration and art with the help of Sabrina Baldanza, an art historian, with whom I am bringing a format about Leonardo da Vinci. Books are an incredible tool, which can be used in an infinite number of ways.
What are your plans for the future?
I want to continue feeding BiblioterapiaItaliana.com to spread the Bibliotherapy anywhere. I would also like to work more in schools, where atypical tools like Bibliotherapy are frowned upon. I also dream of an experience abroad and the creation of a training center for future therapists. Not least, the desire to use the Harry Potter books in adult labs.
For more information: marcodallavalle71@gmail.com
www.biblioterapiaitaliana.com