Esistono letture pasquali? Per i credenti certamente le letture sacre: il Vecchio Testamento per gli ebrei e i Vangeli per i cristiani. Ma anche la letteratura può darci interessanti spunti di riflessione, che non per forza devono avere uno scopo religioso. La morte di Cristo è un evento storico di fondamentale importanza per la cultura occidentale. Non si può prescindere da questo evento, anche nel considerare eventi politici, sociologici e culturali. Se la Storia può insegnarci gli eventi, la letteratura è in grado di descriverci i sentimenti, le atmosfere, i cambiamenti.
Mika Waltari, scrittore finlandese nato nel 1908 e morto nel 1979, è stato un ottimo scrittore di romanzi storici del Novecento altamente divulgativi, ma ben documentati. Il suo libro più famoso è Sinuhe l’egiziano, da cui è stato tratto anche un film. Ma il libro che vorrei proporvi è un altro: Marco il romano. Si tratta di un romanzo epistolare in cui il protagonista, cittadino romano, parla delle sue vicende personali, fino a raccontare il suo viaggio in Galilea e la sua casuale presenza al cospetto di una crocefissione che gli condiziona la vita.
Nell’idea della maggior parte delle persone la morte di Gesù appare come qualcosa che da subito ha condizionato la storia, ma non è così che sono andate le cose. Questo romanzo, nella sua finzione narrativa, ci restituisce un quadro della realtà, ovvero la persistenza di una cultura secolare politeista che si è piano piano modificata. La magnificenza della letteratura sta nella miracolosa possibilità di entrare in un mondo scomparso attraverso una macchina del tempo che può stare nelle nostre mani: il libro.